NOBRAINO
Disco d’oro
MarteLabel/Venus
Nasce con presupposti completamente diversi da quelli dei suoi predecessori Disco d’oro, il nuovo album dei NOBRAINO. The Best Of Nobraino (2006), Live Al Vidia Club (2007) e No USA! No UK! Nobraino (2010) erano, infatti, tutti dischi di pura e semplice esecuzione, poco più che souvenir da portarsi via dopo aver assistito ad uno dei loro spettacoli live – “concerti al buio” chiamavano loro quei CD – di cui rappresentavano una diretta emanazione. Sarà stato l’incontro col produttore Manuele “Max Stirner” Fusaroli ma, come appunto si diceva, con Disco d’oro, i Nobraino hanno invece inteso costruire un lavoro autonomo e coerente, utilizzando tutti i trucchi e le trovate che il lavorare in uno studio permette, e di affrescare un disco sulla linea degli album monocromatici della storia del Rock (il White Album, il Black Album etc.). In queste dodici canzoni, Lorenzo Kruger (voce), Nestor Fabbri (chitarra), Bartòk (basso), Vix (batteria), più l’aspirante Nobraino David Jr. Barbatosta (tromba) e gli ospiti Saverio Gallucci (piano), Giacomo Toni (piano) e Laurence Cocchiara (violino), hanno dato vita ad una delle più credibili fusioni tra la grande tradizione della canzone d’autore italiana e la musica rock. Dodici storie, dodici narrazioni, tratteggiate con un’ironia che a volte diventa sarcasmo e con sapido tratteggio letterario, tra le quali mi piace ricordare almeno quella dell’incontro galeotto tra i genitori del narratore di Tradimentunz, portata avanti con impagabile grazia e leggerezza, e quella del bagnino “macchina da figli” di Bademeister. Musicalmente si ondeggia tra ballate elettroacustiche in cui traspare quel pizzico di teatralità tipica della band (una davvero bellissima è, ad esempio, Film Muto) e brani dal più deciso piglio rock, vedi l’indiavolata Il Mio Vicino, Nottambula, con un bel ricamo del violino, l’ottima Tradimentunz, quasi caposselliana, la livida Bunker, in cui impazza la tromba di Barbatosta. Gran bella prova questa per i Nobraino, attesi ora lungo la strada, per una nuova serie di concerti.
Lino Brunetti