REIGNING SOUND “Shattered”

REIGNING SOUND

Shattered

Merge/Goodfellas

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In barba a qualsiasi trendy, all’hype del momento o a qualsiasi considerazione circa la (presunta) originalità di una proposta, alla fine i dischi su cui probabilmente si finisce col tornare con più frequenza sono quelli come questo nuovo REIGNING SOUND, il cui suono affonda senza mezzi termini e senza esitazione nel passato e nella tradizione. Del resto, Greg Cartwright, essendo passato in bands quali Oblivians, Parting Gifts, 68 Comeback, Deadly Snakes, Detroit Cobras e Compulsive Gamblers, non è certo un novellino e la materia la conosce bene. In questo nuovo Shattered va direttamente alla fonte, assemblando un disco dal caldo sapore vintage, in cui si mescolano echi stonesiani, soul r&b di marca Stax e Motown, rock’n’roll springsteen/dylaniani e qualche umore roots. Un brano come My My sarebbe piaciuto al compianto Willy DeVille; ballate intinte nel suono di un organo Hammond come la souleggiante Starting New, la pigra Once More, una Falling Rain in territorio Dylan o una If You Gotta Live speziata country, si alternano a più saltellanti pezzi r&b come North Cackalacky Girl o Baby It’s Too Late, in modo da garantire quella varietà di soluzioni necessaria al godimento di un disco. Rilassato e mai troppo concitato, ottimamente scritto ed arrangiato con gusto, Shattered è il classico album old fashioned in cui cercare riparo nei momenti di smarrimento da eccessi di ascolto. Un rifugio sicuro!

Lino Brunetti

UN ALTRO FESTIVAL 2014 – Magnolia, Milano, 14 – 15 luglio 2014

UN ALTRO FESTIVAL

MAGNOLIA

MILANO

14 e 15 LUGLIO 2014

L’idea, già attuata con maggior sistematicità all’estero, è buona e da usare più spesso: scelti i gruppi atti a formare la line up del festival, li si fa suonare alternatamente in due diverse città. Questo è stato fatto per questa seconda edizione de Un Altro Festival, rassegna musicale su due giorni, divisa appunto fra due città, Milano e Bologna, con line up invertite (la prima serata di Milano era la seconda di Bologna e viceversa, per intenderci). Noi abbiamo assistito all’edizione milanese, svoltasi su due palchi (uno grande, il secondo un po’ più piccolo) al Circolo Magnolia, vicinissimo all’Idroscalo e all’aeroporto di Linate. Non so bene come sia andata a Bologna, ma nel capoluogo lombardo era lecito attendersi una maggiore affluenza di pubblico: le ragioni di un parziale insuccesso – che ci auguriamo non compromettano future edizioni – possono essere diverse, dall’inclemenza del tempo (almeno nella prima serata) ad un prezzo d’ingresso forse un filo eccessivo visti i nomi in campo (anche se immagino bene che meno sarebbe stato decisamente improbabile), per non parlare della vicinanza ad altri e numerosi eventi che, visti i tempi che corrono, impone indubbiamente delle scelte anche agli appassionati di musica. Aldilà di queste considerazioni, Un Altro Festival è stato però un bell’appuntamento, di certo capace di offrire show interessanti e divertenti. La prima sera, aperta dai Kuroma sotto un diluvio biblico, ha visto sfilare l’elettronica danzereccia dei M + A, assurti all’onore delle cronache per essere stati gli unici italiani a suonare quest’anno a Glastonbury (non proprio my cup of tea), e il rock spesso e variegato degli His Clancyness, decisamente bravi nell’offrire buone vibrazioni tramite i pezzi tratti dal loro Vicious. Head-liner della serata erano però Panda Bear e gli MGMT: il primo, già membro degli Animal Collective, ha dato vita ad una quarantina di minuti favolosamente onirici ed intrisi di psichedelia elettronica, affascinanti anche grazie agli ottimi visuals che scorrevano dietro di lui; i secondi, una band che, devo confessare, mai ho frequentato più di tanto, ha invece divertito oscillando tra pop-rock psichedelico, qualche scampolo di electro-pop ed un pugno di canzoni, tra cui molti loro hit, davvero niente male. Per il sottoscritto, era però la serata del 15 quella più interessante, in larga parte all’insegna della neo-psichedelia, a partire dagli italianissimi (e competenti) Foxhound, a cui è spettato il compito di aprire le danze. Dopo di loro i britannici Telegram, moderatamente ruvidi e garagisti, nonché impregnati fino al midollo di aromi ’60s e ‘70s. Stessa cosa che si potrebbe sostenere per i Temples, autori di uno degli esordi più freschi dell’anno e che, forse addirittura inaspettatamente, hanno convinto senza mezze misure, palesandosi quale ottima live band, in grado pure d’imprimere qualche momento improvvisativo alle loro splendide canzoni. Chi temeva di trovarsi di fronte ad un bluff ha avuto modo di convincersi del contrario, probabilmente i migliori di tutto il festival. Non sono stati male, però, neppure i due, veri nomi di punta del Day 2, The Horrors e The Dandy Warhols. I primi, forti di un album riuscito quale il recente Luminous, sono stati in bilico tra la psichedelia pulsante e dalle striature elettroniche delle ultime prove ed il rumore chitarristico del passato; i secondi, da tempo dati per superbolliti discograficamente, dal vivo rimangono una rock’n’roll band divertente ed efficace, con diverse belle canzoni all’attivo, come i super successi Bohemian Like You e Not If You Were Last Junkie On Earth, puntualmente piazzati in scaletta, per la gioia generale. Una piacevolissima e stuzzicante due giorni insomma, a cui speriamo di poter presenziare pure l’anno prossimo!

Lino Brunetti

All photos © Lino Brunetti

A + M

A + M

His Clancyness

His Clancyness

Temples

Temples

Panda Bear

Panda Bear

The Horrors

The Horrors

The Dandy Warhols

The Dandy Warhols

FORTISSIMO FESTIVAL

Comunicato Stampa

FORTISSIMO
Balla Coi Cinghiali + Etnoforte

21, 22 e 23 AGOSTO 2014 – Forte di Vinadio (CN)

Il programma dei concerti, gli eventi e le attività collaterali

Cuneo, 14 luglio 2014 – Conto alla rovescia per FORTISSIMO, il nuovo imperdibile appuntamento musicale dell’estate 2014, nato dalla collaborazione tra l’Associazione Balla Coi Cinghiali e il Nuvolari Libera Tribù di Cuneo, che prenderà il via giovedì 21 agosto e si articolerà su tre giornate, fino a sabato 23.

Il forte ottocentesco di Vinadio sarà teatro di un lungo weekend all’insegna del meglio della musica indipendente, con concerti e dj-set, dell’arte, della letteratura, delle attività all’aria aperta e del buon cibo, con possibilità di campeggiare e vivere così l’esperienza del festival a 360°.

MUSICA

Dal rock indipendente al reggae, passando dal folk fino all’elettronica, saranno circa una trentina le band, tra cui anche nomi internazionali, che si divideranno fra Main Stage e RadioOhm Stage, quest’ultimo curato da RadioOhm, webradio ufficiale di FORTISSIMO, che ogni giorno farà anche da guida al festival con interviste agli artisti e il racconto in diretta di tutto ciò che succede e c’è da sapere sull’evento.

Sul Main Stage apertura in grande stile, giovedì 21, con la band electro-rock SICA, direttamente di ritorno dallo Sziget Festival, dove ha rappresentato l’Italia dopo aver sbaragliato la concorrenza in un contest nazionale, Piepaolo Capovilla, frontman del Teatro degli Orrori, con Obtorto collo, il lavoro che ne segna l’esordio da solista, i liguri Zibba & Almalibre, una delle più interessanti realtà del nuovo cantautorato italiano, e Dubioza Kolektiv, il fenomeno musicale balcanico che si è imposto sui palchi dei più importanti festival europei e che infuocherà col suo travolgente sound la chiusura della serata inaugurale del festival. Resident dj della serata sarà Keller Dj. Sul RadioOhm Stage si esibiranno Alberto Cipolla, 9000dol, Bettieblue, Dagomago.

Tante buone vibrazioni venerdì 22 con la Ragga Coi Cinghiali Night a cura di Liguria Reggae, che vedrà salire sul Main Stage i genovesi Wattabeat, i vincitori del concorso CapiTalent 2014 Maz Villander e Makadam Zena, i poliedrici e versatili Tuamadre, e ancora The Reggae Circus di Adriano Bono, con il loro scoppiettante e variopinto show “musical circense”, unico nel suo genere, e il più famoso, super energetico e festaiolo trio dancehall giamaicano Ward 21, accompagnati nell’occasione, e per presentare il nuovo album Still Disturbed, dalla special guest Marcy Chin, giovane talento della loro scuderia.

Il RadioOhm Stage ospiterà Mano, Macs Inghio, Diecicento35, Eugenio in Via di Gioia e, a metà strada tra letteratura e musica, l’attesa esibizione dei Wu Ming.

La serata conclusiva di sabato 23 vedrà protagonisti sul Main Stage The Chain Gang, straordinaria band soul guidata dalla sensuale frontwoman Chantal Saroldi, i “padroni di casa”, i Lou Seriol, una delle più interessanti voci della riscoperta dei suoni occitani, l’esplosivo duo romano Bud Spencer Blues Explosion, in tour col loro terzo lavoro, e in chiusura la storia dell’elettronica IDM, dalla Germania i Mouse on Mars. Ad animare i cambi palco sarà il duo di djs The Bad & the Ugly.

La programmazione del RadioOhm Stage si aprirà con Duplo e a seguire Window Show for Love, I Maurizio, Canibal Hitler, Your Noise.

Ogni sera al termine dei concerti si potrà continuare a ballare nella Dj Room (giovedì 21 con Dj Lucone, venerdì 22 con Dominoteppa e sabato 23 con Playmob) e presso lo spazio dancehall curato da Liguria Reggae.

EVENTI E ATTIVITA’ COLLATERALI
Non solo musica a FORTISSIMO, che ospiterà Illustrissimo, una rassegna interamente dedicata al mondo dell’illustrazione con in programma incontri, laboratori (serigrafia su magliette, disegno con stencil, creazione di una fanzine e realizzazione di ritratti con lamette da barba, paesaggi con la gomma liquida e dripping come tecnica illustrativa di grafica) e esposizioni: I vestiti nuovi di H.C. – 14 illustratori interpretano le fiabe di Andersen, Di foglie e di mattoni (Luca Di Sciullo, Maurizio Lacavalla, Simone Pace), La Storia Verde (Lara Caputo e Gianluca Sturmann), Red&noire (Alex Raso) e Carne (Luca Marcenaro).

Gli appuntamenti dell’area letteratura prenderanno il via giovedì 21, alle 17.00, con il reading di poesie Testicoli di Alessandro Barbaglia e proseguiranno venerdì 22 a partire dalle 15.00 con la presentazione, a cura dell’Associazione Switch On Future, del libro Beati Scarafaggi di Andrea Scarscelli, la lettura dei migliori estratti del premio Provincia cronica, organizzato da AsapFanzine, il reading di poesie di Luca

Buonaguidi, accompagnato dalla musica di Chris Yan, e alle 19.00 l’incontro col collettivo Wu Ming. Sabato 23 nel pomeriggio verranno presentati i libri Stalin + Bianca di Iacopo Barison, Legami d’acqua di Sara Brugo e La tv che mi piace di Alessandra Comazzi, critico televisivo de La Stampa.

Nelle giornate di venerdì 22 e sabato 23 sarà possibile partecipare, sin dal mattino, a escursioni organizzate per scoprire vita, storia, leggende e curiosità del forte e della valle alpina che lo ospita, passeggiate di birdwatching e sedute di yoga nella natura.

E ancora, tra le tante altre attività in programma: laboratori di gioco e letture per adulti e bambini a cura della Libreria Arcipelago, workshop di didjeridoo con Manuel “Ramu” degli Orange Duo e Daniele Pasquero di The Emeralds Tree, stage di boulder e invito all’arrampicata a cura dell’Associazione Up-Punto e uno spazio cinema con i cortometraggi dell’Overlook Festival.

CUCINA

FORTISSIMO offre un ampio menù per tutti i gusti e tutti i palati. L’”invasione” dei cinghiali in Piemonte porterà con sé alcune specialità liguri (tire della Valbormida, fugassin, focaccia genovese…), oltre a una selezione di pasta fresca, tra cui le troffie al pesto. Non mancherà l’angolo dei dolci, con le macedonie e i frullati di Oscar e gli ormai mitici bomboloni della Carla. Nella bellissima cornice delle nicchie interne alle mura del forte si troverà una fornita vineria, che saprà proporre l’abbinamento giusto per ogni piatto. Non mancheranno la birra artigianale del birrificio Scarampola di Millesimo, i cocktail con i bio liquori di Origine o il vero pastis artiginale di Argalà.

AMBIENTE

A FORTISSIMO siamo attenti all’ambiente e per questo si è diminuito il numero delle stoviglie usa e getta, scegliendo di utilizzare bicchieri lavabili in PET. Ciò consentirà di limitare la quantità di rifiuti da smaltire.

Oltre all’utilizzo dei mezzi pubblici, inoltre, FORTISSIMO promuove in collaborazione con BlaBlaCar.it, l’utilizzo del ride sharing quale soluzione economica ed ecologica per raggiungere il festival.

Per maggiori informazioni su programma, ticket e abbonamenti:

Web http://ballacoicinghiali.it/fortissimo/
Facebook https://www.facebook.com/events/653085741453145/ Twitter https://twitter.com/staycinghial

 

KALI YUGA “KY”

KALI YUGA

KY

800A Records/Audioglobe

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Nati a Palermo agli inizi degli anni ’90, riappaiono come dal nulla i KALI YUGA, formazione dalle ruvide sonorità tra stoner ed hardcore che chi seguiva le vicende del rock italiano nei nineties forse ricorderà. Proprio alla fine di quel decennio decidevano di sciogliersi, dopo aver dato alle stampe un CD per Vacation House, The Underwater Snake Is Waiting, un 7” in tandem con i One Dimensional Man, ed aver lasciato un segno indelebile nella memoria di chi li aveva visti dal vivo grazie alle loro infuocate esibizioni live. Un paio d’anni fa, uno special radiofonico dedicatogli dal musicista/produttore Marco Monterosso e la presentazione del libro “Palermo al tempo del vinile” li riportava letteralmente in vita. Agli storici Bizio Rizzo (voce e chitarra), Giancarlo Pirrone (chitarra) e Fabrizio Vittorietti (bassista della band nel triennio ‘97/’99), si aggiunge oggi il nuovo batterista Alessandro Guccione e, dopo aver dato alle stampe il ghost album Stoned Without The Sun, tornano nei negozi con un vero e proprio nuovo disco, KY, disponibile solo in vinile 12” o in digitale. Ed è davvero un bel sentire, nessun dubbio in proposito. Contenente otto canzoni inedite scritte lungo l’arco di vent’anni, l’album si riallaccia alle ultime fasi di carriera prima dello scioglimento, ma pure segna una decisa ripartenza con nuove prospettive e nuove energie messe in campo. Rispetto al passato, i Kali Yuga di oggi sono decisamente più melodici e “pop”, meno ottundenti e più propensi ad offrire una più ampia gamma di sensazioni sonore. Non che il loro sound non rimanga ruvido e colmo di riff ed affondi chitarristici distorti ma, complice pure l’espressività vocale di Rizzo, molti dei pezzi trovano il loro quid nella brillantezza delle melodie. A completare il quadro, ci pensano poi le canzoni, classiche nel loro aderire sostanzialmente a stilemi anni ’90, ma sempre personali e, quel che più conta, ottimamente scritte. 9:04 (Here She Comes) pare un mix loureediano/bowiano in salsa Dinosaur Jr; B Love S prende le forme di una ballata tardo grunge dalle ampie striature psichedeliche; The World Outside sta in bilico tra i riff di chitarra di Pirrone e la sostanza melodica delle parte vocale; lo stesso si può dire di Where I Used To Go, la cui ariosità melodica, vagamente velata di dolce malinconia, fa pensare alle pagine migliori dei Nada Surf. Picchiano senza requie Idols e Drunk’n’Sad, la prima tramite un fulgido hard-rock’n’roll stradaiolo, la seconda tornando a frequentare i lidi stoner, sia pur più QOTSA che Kyuss. So Are You, con la sua melodia strascicata, non poco ricorda gli Strokes del primo album, mentre la conclusione è affidata alla lunga e visionaria Siren (Fuck Like A Motorpsycho), oscillante tra martellanti attacchi al fulmicotone e più lisergici ed ossessivi passaggi (la band norvegese citata nel titolo è ben più che un indizio). Un ottimo rientro in pista, che contiamo di festeggiare ulteriormente cercando di intercettarli in concerto al più presto.

Lino Brunetti