GIÒ DESFÀA E I FIÖ DE LA SERVA
Pécc Sota ‘L Técc
Autoprodotto
Inseriti in un filone che negli ultimi decenni ha goduto in Italia di insolita fortuna, quello degli epigoni di Davide Van De Sfroos, Giò Desfàa e i Fiö de la Serva sono una formazione varesotta che dopo anni di intensa attività ha esordito con un cd di buona fattura, prodotto e arrangiato da Davide “Billa” Brambilla (ottimo polistrumentista, per lungo tempo collaboratore non solo del citato Van De Sfroos, ma anche di Enrico Ruggeri, dei Lüf e dei ticinesi Vad Vuc). Non vorremmo che i riferimenti enunciati facessero pensare a una presenza formale e unicamente di nome: la centralità del rock d’autore del leader Giò Desfàa e dei suoi testi non è mai messa in discussione, come pure la “mano” del Brambilla si sente nella scrittura degli arrangiamenti, particolarmente complessi per un organico di nove elementi. Pécc Sota ‘L Técc è un CD d’impatto corale che si ascolta volentieri e che – nonostante la preponderanza di strumenti acustici – risulta molto avvincente all’ascolto, divertente e maturo: in particolare, la sezione di fiati che dialoga con quella tipicamente rock-acustica si dimostra di grande presa. Giò Desfàa (voce e chitarra acustica), Daniele Baldin (chitarre elettriche e mandolino), “Yuri” Matia Belli (fisarmonica), Valentina Bezzolato (flauto traverso e ottavino), Maria Luisa Grosso (violino, soprano e cori), Enzo Paolo Semeraro (tromba e cori), Marco “Pappa” Amato (saxofono e cori), Alessio Belli (basso e cori), Lorenzo Bonfanti (batteria, percussione e cori) sono i protagonisti di questo buon lavoro d’esordio, al quale – oltre al già citato Davide “Billa” Brambilla (pianoforte) – hanno collaborato Silvio Centamore (percussioni) e la Can&Gatt Carneval Band di Stabio. Da ascoltare nelle giornate di pioggia insistente per intravvedere un po’ di sereno all’orizzonte.
Roberto G. Sacchi