Preoccupations: tre imminenti date in Italia

Preoccupations è il nuovo nome del quartetto post-punk canadese Viet Cong.
Lo scorso anno, con il loro album d’esordio, hanno saputo conquistare pubblico e critica. I Preoccupations arrivano in Italia con il nuovo e omonimo album,
pubblicato lo scorso 16 Settembre via Jagjaguwar e anticipato dal singolo Anxiety.

MERCOLEDÌ 23 NOVEMBRE
MILANO – MAGNOLIA
http://www.circolomagnolia.it
Via Circonvallazione Idroscalo, 41, 20090 Segrate MI
Biglietto: 15 euro + d.p.
Prevendite disponibili su http://www.ticketone.it, http://www.mailticket.it

GIOVEDÌ 24 NOVEMBRE
ROMA – QUIRINETTA
http://www.quirinetta.com
Via Marco Minghetti, 5, 00187 Roma
Biglietto: 15 euro + d.p.
Prevendite disponibili su http://www.ticketone.it

VENERDÌ 25 NOVEMBRE
BOLOGNA – LOCOMOTIV CLUB
http://www.locomotivclub.it
Via Sebastiano Serlio, 25/2, 40128 Bologna
BIglietto: 15 euro + d.p.
Prevendite disponibili su http://www.ticketone.it

preoccupations

Quartetto post-punk canadese, i Viet Cong nascono a Calgary nel 2012, dalle ceneri della band Women.
La morte improvvisa di Chris Reimer, chitarrista e voce degli Women, segna la fine della band. Sarà l’incontro con i chitarristi Scott Munro e Danny Christiansen a far nascere nell’ex bassista degli Women Matt Flegel e nell’ex batterista Mike Wallace la voglia di rimettersi in gioco e a dar vita ad una nuova band: i Viet Cong. La nuova formazione inizia a calcare i palchi di Calgary proponendo quello che sarà il loro primo Ep, Cassette.
Il loro stile, definito “labyrinthine post-punk” viene accolto con entusiasmo dal pubblico tanto che la band verrà chiamata ad esibirsi al SXSW del 2014. Di lì a poco la band firmerà per la canadese Flemish Eye e pubblicherà su vinile, via Mexican Summer, il loro Ep.
Il vero debutto arriva a Gennaio 2015. L’album, omonimo, viene pubblicato via Jagjaguwar e contiene le bellissime Continental Shelf e Silhouettes. L’album consacra il talento della band, e la loro performance al Primavera Sound dello scorso anno è stata lodata da tutto il pubblico e la stampa presente.
A seguito della discussione nata lo scorso anno circa il loro nome, la band ha deciso di cambiare il proprio nome in Preoccupations. Questa la comunicazione ufficiale:
«Dopo aver terminato l’ultimo disco ed esserci presi una pausa, siamo lieti di annunciare che ci esibiremo e incideremo d’ora in poi a nome Preoccupations», ha dichiarato la formazione.«Presenteremo il nuovo materiale nei prossimi mesi in una serie di tappe presso vari festival e concerti in Nord America e in Europa. Ci scusiamo con coloro che sono stati influenzati negativamente dal nostro precedente nome. Non è mai stato il nostro intento… …siamo felici di cambiare e andare avanti concentrandoci sulla musica».

MISS STEREOCHEMISTRY “Harlequin EP”

MISS STEREOCHEMISTRY
Harlequin EP
Spleen Prod./Dos Amigos M.

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Di una cosa sono certo: Karla Hajiman, in arte Miss Stereochemistry, non ha radici in un paese o in un altro, ma ha un’anima girovaga e ribelle che la porta ad essere cittadina del mondo. Studia molto, è originaria di Belgrado, ma ha vissuto in Italia, Spagna e Svezia, ha un cuore irrequieto che la porta ad esibirsi come artista di strada, mette in mostra il suo essere così cosmopolita nella musica e nei testi che compone e che porta in giro per l’Europa. Una personalità così esuberante ed eterogenea ha prodotto già quattro lavori più un progetto (Kinestatics) con il techno guru Steven Rutter e per lei sempra non essere mai il tempo giusto per fermarsi a riposare. Ecco dunque Harlequin EP con tre brani originali e una cover veramente spiazzante di Smell Like Teen Spirits, ridotta ad un folk swing da cabaret decisamente intrigante. La sua voce è limpida ed accogliente, ci esorta a liberarci da pregiudizi e paure (Shut Up And Fuck Me), ci accompagna in dolci paesaggi elettro folk (Echo Love) o ci fa danzare al ritmo di balcaniche sfumature (Harlequin Stereochemistry). I brani sono remixati in versioni alternative sul versante techno/trip hop, tra i quali spicca proprio quello di KineStatics del brano di apertura, un buco scuro e soffuso che ci porta a conoscere un lato meno gioioso e spensierato di questa brava artista.

Daniele Ghiro