Quella delle classifiche di fine anno, con la mole di uscite che sempre più contraddistingue il mercato e con il progressivo smarrirsi dell’importanza sociale che un tempo la musica aveva, sempre più pare essere un giochetto fine a se stesso, ad uso e consumo delle micro comunità di appassionati che ancora si radunano attorno alle poche riviste rimaste ad arrancare, ai blog, alle webzines e alle lunghe e stancanti discussioni sui social. E allora, perché insistere a farla? Perché, e passo tranquillamente alla prima persona, io le trovo ancora incredibilmente utili (pur ascoltando centinaia di dischi all’anno, tra dicembre e gennaio, proprio scorrendo le mille liste che impazzano ovunque, continuo a fare nuove, stimolanti scoperte), a volte divertenti, comunque uno stimolo alla discussione e alla riflessione.
A parte i numerosi lutti che hanno caratterizzato questi ultimi dodici mesi, il 2016 è stato un anno veramente molto buono, eccezionale direi, tanto che per stilare questa cinquantina di titoli che seguono, ho dovuto più che altro ricorrere all’empirico metodo della frequentazione, visto che avrei potuto farla addirittura lunga il doppio. Chi più chi meno, quelli che seguono sono dunque i dischi che ho frequentato di più. Diciamo che i primi venti sono titoli che consiglierei comunque a scatola chiusa. Tra questi, PJ Harvey (il mio disco dell’anno), Nick Cave e David Bowie, credo addirittura siano dischi che resisteranno nel tempo. Nel resto della lista una serie di consigli d’ascolto che, essendo firmati da una sola persona, sono per forza di cose molto soggettivi. È infatti chiaro che questa non può che essere la mia lista dei migliori dischi dell’anno, con nessuna pretesa d’esustività (impossibile) o completezza (idem).
Qui dentro non sono state ovviamente prese in considerazione le ristampe (un mercato parallelo floridissimo), mentre i pochi italiani in classifica sono dovuti al fatto che ho intenzione di dedicare loro un post esclusivo.
Infine, qui sotto, una playlist su Spotify creata ad hoc. Buon ascolto!!
Lino Brunetti
TOP 20
PJ HARVEY – The Hope Six Demolition Project
NICK CAVE & THE BAD SEEDS – Skeleton Tree
DAVID BOWIE – Blackstar
OKKERVIL RIVER – Away
RYLEY WALKER – Golden Sings That Have Been Sung
ANGEL OLSEN – My Woman
RADIOHEAD – A Moon Shaped Pool
SWANS – The Glowing Man
FAT WHITE FAMILY – Songs For Our Mothers
CAR SEAT HEADREST – Teen Of Denials
TINDERSTICKS – The Waiting Room
BLACK MOUNTAIN – IV
LEONARD COHEN – You Want It Darker
FIRE! ORCHESTRA – Ritual
SUUNS – Hold/Still
SAVAGES – Adore Life
IGGY POP – Post Pop Depression
HISS GOLDEN MESSENGER – Heart Like A Levee
HOPE SANDOVAL & THE WARM INVENTIONS – Until The Hunter
ELEANOR FRIEDBERGER – New View
GLI ALTRI
KEVIN MORBY – Singing Saw
STEVE GUNN – Eyes On The Lines
HERON OBLIVION – Heron Oblivion
GRANT LEE PHILLIPS – The Narrows
LUCINDA WILLIAMS – Dust
DAMIEN JURADO – Visions Of Us On The Land
JULIA JACKLIN – Don’t Let The Kids Win
LAURA GIBSON – Empire Builder
WILLIAM TYLER – Modern Country
VINICIO CAPOSSELA – Canzoni Della Cupa
GOAT – Requiem
XYLOURIS WHITE – Black Peak
NOURA MINT SEYMALI – Arbina
THE DWARFS OF EAST AGOUZA – Bes
TOMORROW THE RAIN WILL FALL UPWARDS – Wreck His Days
RAIME – Tooth
JENNY HVAL – Blood Bitch
CHRIS FORSYTH & THE SOLAR MOTEL BAND – The Rarity Of Experience
CAVERN OF ANTI-MATTER – Void Bets/Invocation Trex
PARQUET COURTS – Human Performance
AFTERHOURS – Folfiri O Folfox
ZEN CIRCUS – La terza Guerra Mondiale
THE LEMON TWIGS – Do Hollywood
THE ROLLING STONES – Blue & Lonesome
CATE LE BON – Crab Day
FRANKIE COSMOS – Next Thing
MOTHERS – When You Walk A Long Distance You Are Tired
SHIRLEY COLLINS – Lodestar
MARISSA NADLER – Strangers
LAMBCHOP – FLOTUS