KORTO
Korto
Six Tonnes De Chair
Clément Baltassat (voce e basso), Marius Mermet (chitarra) e Léo Moriaud (batteria) provengono dall’Alta Savoia, in Francia e si fanno chiamare Korto. Il loro disco d’esordio dimostra come il verbo psichedelico sia ormai diffussimo in ogni dove e quanto il genere sia ormai in grado di offire un ventaglio di uscite di ottimo livello a getto continuo. Quello che fanno i tre non è particolarmente originale, ma è innegabile che le loro composizioni siano comunque un ascolto esaltante per qualsiasi appassionato del genere. Intanto il livello tecnico dei tre è decisamente alto – soprattutto il batterista, il quale picchia duro, ma espone anche una certa raffinatezza e fantasia – e poi è generalmente molto buona la qualità generale delle tracce. Come il titolo suggerisce, Hot Rock incalza, ma è pure caratterizzata da delle aperture space e sognanti; Track 2 prende chiaramente ispirazione dai maestri Spacemen 3; sia Denzzzl che Fresque si profilano come cavalcate kraut-psichedeliche, martellanti sotto il profilo ritmico, soprattutto la seconda che dimostra tutto il valore di Moriaud; A 40 è nuovamente molto fisica e rock, laddove Dollonde vive del contrasto tra la potenza musicale e la melodia invece onirica e lisergica. In chiusura, Oï mette a segno un altro centro pieno, con i suoi toni liquidi e cangianti sul solito motorik ritmico che non lascia mai la presa. Bravi!
Lino Brunetti