PIERS FACCINI
MILANO
LA SALUMERIA DELLA MUSICA
24 GENNAIO 2018
Cantautore colto, capace di scrivere una canzone ispirata all’Andalusia del 400 o ai mosaici della cattedrale di Cefalù; poliglotta (si esprime correttamente in italiano e canta in inglese, francese e perfino in dialetto siciliano) e chitarrista raffinato e versatile, Piers Faccini è soprattutto un’anima errante interprete di una musica contaminata e meticcia che vuole essere potente strumento di aggregazione tra popoli, culture e nazioni, in particolar modo dell’area mediterranea cui è dedicato il suo ultimo lavoro di studio I Dreamed An Island, pubblicato nell’ottobre del 2016. Sono le canzoni di quel disco ad essere ancora in primo piano nel corso del concerto alla Salumeria della Musica di Milano svoltosi lo scorso mercoledì 24 gennaio, uno show generoso e affascinante che ha regalato momenti di gioiosa euforia e suscitato motivi di riflessione, quando il ritmo di una tarantella si è trasformato in un canto berbero o il lamento di un blues è diventato una nenia arabeggiante. Sul palco, Piers Faccini alle chitarre, elettrica ed acustica, era accompagnato dall’algerino Malik Zaid alla mandola e al guembri, un virtuoso che ha scontornato d’esotico le profonde ballate d’ispirazione folk dell’artista di origini britanniche, spargendo note flamenco su una suggestiva Judith, ipnotico blues maliano sulla lirica Comets o arie tuareg su una sognante e splendida To Be Sky. Ad una platea silenziosa ed attenta, Faccini ha accuratamente spiegato i luoghi e i motivi delle sue canzoni, svelando l’arcano del suo far musica, sintetizzabile nella magia di un brano dal potere liberatorio come Bring Down The Wall, dove è affiorata perfino una discreta verve rock. Per il resto l’artista ha accarezzato le corde delle sue chitarre con eleganza e savoir faire, intrecciando accordi blues, cori gospel, cristalline note folk, polveri desertiche, sonorità magrebine e avvolgenti melodie pop, a volte dilatando le parti strumentali e invitando di tanto in tanto il pubblico a partecipare. Artista sui generis e di indubbio talento, Piers Faccini è un’esteta e un ricercatore, capace di trattare i suoni come fossero i colori di un’affresco e le canzoni come capitoli di un libro di storia tuttora in via di aggiornamento.
Luca Salmini
Tutte le foto © Lino Brunetti