Vicinanza Pensiero Luogo

Vicinanza Pensiero Luogo, una questione narrativa con il territorio” è un’installazione sonora realizzata da un amico, Maurizio Misiano. Dopo un’anteprima a Lucca, arriva a Legnano, nello spazio del Teatrino Fontana, in via Volturno 19. Segnalo volentieri l’appuntamento, facendo seguire la comunicazione del Teatrino e la presentazione dell’opera da parte dell’autore. (Lino Brunetti)

Non occorre prenotare. Il visitatore potrà accedere all’installazione in qualunque momento, dalle 16 alle 21. L’ingresso è riservato ai soci. È possibile sottoscrivere la tessera associativa annuale all’ingresso con un contributo di 5 euro.

Il Teatrino Fontana non percepisce alcun finanziamento e si sostenta esclusivamente attraverso il lavoro teatrale. Crediamo che sia giusto permettere a ciascuno di partecipare secondo le proprie possibilità chiedendo un libero contributo a sostegno delle attività dell’associazione. Al termine delle iniziative chiediamo pertanto di onorare il lavoro con un’offerta che tenga conto di tutti gli sforzi che stanno dietro a ogni lavoro proposto“.

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Presentazione dell’opera:

L’installazione sonora è la fase conclusiva di un esperimento personale. 
Qui viene rappresentato il tentativo di leggere e raccontare il territorio quotidiano attraverso la sua pura percezione sonora.
Le registrazioni sul campo, sono state effettuate nel corso di un anno circa. I luoghi si trovano in un’area che comprende l’Altomilanese e il basso Varesotto, confinata tra il parco del Ticino, La Valle Olona e le grandi arterie di comunicazioni, come l’autostrada Milano-Torino e la statale del Sempione.
Le località prescelte non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista paesaggistico, rappresentano piuttosto uno spaccato della geografia vissuta in prima persona. 
L’intreccio delle registrazioni, riprodotte quasi tutte contemporaneamente restituisce così un nuovo luogo, che è la somma ma anche la trasfigurazione degli originali, il cui suono è stato filtrato attraverso un processo di “frottage” sonoro.
La composizione ultima del processo è lasciata all’attenzione uditiva dello spettatore, che avrà a disposizione strumenti e appunti visivi raccolti nel corso delle riprese, per realizzare un proprio paesaggio sonoro personale.

TOY nei prossimi giorni in Italia!

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TOY, che hanno di recente pubblicato l’ottimo Happy In The Hollow, forse il loro miglior disco, stanno per arrivare in Italia per tre attesissimi concerti che si segnalano imperdibili se si vuole godere delle nuove e delle vecchie canzoni dal vivo.

Il quintetto di Brighton sarà il 6 marzo all’Ohibò di Milano, il 7 al Largo Venue di Roma e l’8 al Covo Club di Bologna.

A voi i tre video realizzati in occasione dell’uscita di Happy In The Hollow per prepararvi all’evento!

ROYAL TRUX “White Stuff”

ROYAL TRUX
WHITE STUFF
Fat Possum

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Gli indizi per un ritorno discografico di quella coppia di scoppiati di Neil Hagerty e Jennifer Herrema come Royal Trux c’erano tutti, da tempo: nuovi concerti a partire dal 2015, un disco live che li celebrava, il riaccendersi di un’intesa a lungo sopita. All’inizio non c’era nulla di preventivato, ma se oggi i due – in compagnia di Brian Mckinley al basso e di Andy Macleod alla batteria – arrivano alla pubblicazione del nuovo White Stuff, vuol proprio dire che la chimica fra loro si è riattivata sul serio. Negli anni della separazione, Hagerty aveva continuato a produrre ottima musica, da solo o con gli Howling Hex, mentre non le stesse lodi potrebbero essere fatte per quel riguarda gli RTX e i Black Banana della Herrema. Forse c’era da temere il peggio per questo ritorno in pista, ma White Stuff, lungi dall’essere un capolavoro, è invece la prova che i Royal Trux rimangono una band originalissima, personale e si, assolutamente folle. La prima impressione è quella di trovarsi di fronte a qualcosa che si dovrebbe conoscere a menadito, ma in cui gli elementi sono tutti fuori posto, esposti comunque non proprio nel più canonico dei modi. La registrazione e il missaggio sono a dir poco caotici, con le voci che rimbalzano in ogni dove, le chitarre che svirgolano come in un disco free-jazz e con infiltrazioni di synth a mettere ancora più in difficoltà la sezione ritmica che tutto prova a tenere insieme. A tratti pare proprio di trovarsi di fronte a degli Stones o a dei New York Dolls martoriati dai Sonic Youth più allucinati (White Stuff, Year Of The Dog), qui e là le melodie si fanno più nette, ma si perdono tra scarsa linearità e falcidiature psych (Purple Audacity #2) o bizzarria e spasmi free (Suburban Junkie Lady, Whopper Dave, Purple Audacity #1, Under Ice). I due, imperterriti, proseguono per tutto l’album nella loro opera di destrutturazione del formato canzone, perseguita con fare istintivo e per nulla cerebrale, vedi il baccanale drogato in cui fanno sprofondare Every Day Swan o gli esperimenti hip-hop di Get Used To This o quelli al confine tra hard-funk e intarsio ritmico giapponese di Sic Em Slow. Insomma, il rischio che vi facciano venire il mal di testa c’è eccome, ma vista la quantità di musica stereotipata, incolore e perfettina che ci tocca sorbire ogni giorno, ben venga il delirio rock’n’roll dei Royal Trux. 

Lino Brunetti

DI VIOLA MINIMALE “La Dinamica Degli Addii”

DI VIOLA MINIMALE
LA DINAMICA DEGLI ADDII
Ai Margini del Suono Records

Diviolaminimale-300x300Potrebbe trattarsi del fascino di testi sospesi tra il poetico e il visionario oppure del sinistro sferragliare delle chitarre elettriche, ma l’impressione è che le canzoni dell’ultimo lavoro di studio dei Di Viola Minimale siano pervase da quella strana sensazione di struggimento misto a disagio che apparteneva a tanto indie rock degli anni ’90 o forse è solo che dischi che combinano l’urgenza del rock con l’immaginario dell’arte e il linguaggio della letteratura come accade in La Dinamica degli Addii, non se ne sentivano da un pezzo da queste parti, almeno da quando i Massimo Volume pubblicarono Lungo I Bordi. Vivessero a Boston o a Philadelphia, le loro canzoni stazionerebbero nelle classifiche indipendenti e sarebbero oggetto di culto nell’ambito della scena underground, invece in Italia, dopo la bellezza di quindici anni di carriera, i Di Viola Minimale sono ancora una realtà piuttosto oscura della zona di Ragusa in Sicilia, dove tra il marzo 2017 e il marzo 2018 Davide Cusumano, Andrea Sciacca, Giulio Di Salvo Salvo Pepi hanno registrato i sei brani che compongono il loro quarto album La Dinamica Degli Addii, in seguito mixati e masterizzati da Carlo Natoli al Rooftop Studio di Londra, perchè di solito è lì che succedono le cose. Forse per questo La Dinamica Degli Addii ha un suono ruvido e nervoso come quello che riempiva i primi dischi di P J Harvey e un’atmosfera tetra ed inquieta come fosse uscito dai bassifondi di Akron, Ohio, se il forbito canto di Cusumano non togliesse qualsiasi dubbio riguardo alle origini della band, evocando a tratti i versi onirici e poetici del progressive italiano degli anni ’60. Una combinazione che fa di La Dinamica Degli Addii una delle scintille più brillanti dell’attuale panorama underground italiano e dei Di Viola Minimale una delle realtà più interessanti dello stesso o almeno è la sensazione che suscitano i palpiti elettrici di un’affascinate L’anamnesi, le chitarre espanse di una scenografica e bellissima I Campi Delle Imperfezioni, i cambi di tensione diTorneremo a Vivere, il vago sentire blues che aleggia sulle gronde lisergiche della titletrack, il furore hardcore di La Trappola o l’aura post rock di una lirica Realmente Noi. Solo sei canzoni e poco più di un mini album, La Dinamica Degli Addii è comunque più che sufficiente per intuire quanta energia e talento animino la musica dei Di Viola Minimale e di quanto estro e fantasia sia dotato il loro ispiratissimo paroliere.

Luca Salmini

Anteprima Video: ISV di CNJR

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ISV / MSS è il primo assaggio del prossimo album di CNJR (intitolato WSTLND). I due singoli sono un viaggio oscuro ed emotivo, ricco sia di complessità sonora che di energia appassionata. Il sound è pesantemente elettronico, ma con elementi di calore analogico, fatto di sintetizzatori retrò e strumentazione registrata.
WSTLND è l’album di debutto di CNJR, in arrivo il 7 giugno 2019. Esplora la lotta per sopravvivere all’esperienza umana, le complessità della salute mentale e della depressione e l’alienazione dell’essere strani. WSTLND è un’esperienza emotiva.
IL VIDEO
Il video musicale di ISV è un collage visivo astratto, che cattura la tensione e l’estetica della musica esplorando l’attrito tra umanità e tecnologia, uomo e macchina, progresso e sopravvivenza. Lo ha realizzato Victor Ferreira (Sun Glitters).

 

Wallace Records Radio & WallaceXX Party

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Nemmeno due mesi fa Mirko Spino ha lanciato un crowdfunding su Kickstarter per finanziare la produzione di “TracceXX”, la compilation per festeggiare i venti anni di attività della sua Wallace Records: la raccolta fondi è stata un successo e il disco vedrà presto la luce, anche grazie al vostro aiuto! Come promesso, sarà una compilation con brani rigorosamente inediti e stampa rigorosamente analogica, un bel vinile 180 grammi, di cui ci sarà anche un’edizione limitata colorata. Le band presenti sul disco?: 3tons, Anatrofobia, Gerda, Hysm?Duo, Makhno, Masche, Meteor, Quasiviri, The Rambo, The Shipwreck Bag Show, Uomoman.

Nel comunicato stampa di inizio gennaio avevamo anticipato anche un’altra interessante iniziativa che avrebbe accompagnato l’uscita di “TracceXX”: il broadcasting della WRR – Wallace Records Radio. Wallace Records Radio è un’idea di Chiara Mattioli, “follower” della Wallace Records quando ancora non esistevano i followers: riascoltando i 200 album pubblicati dall’etichetta le è venuta l’ispirazione di narrare le proprie fantasie letterarie e musicarle con brani del catalogo Wallace Records. Ne sono nate 10 puntate + 2 che presenteranno “TracceXX”, la compilation del ventennio. “In onda” dal 22 febbraio, ogni venerdì, in streaming sul sito e sui social Wallace Records.

E infine che compeanno sarebbe senza la festa?! Tenendo fede alla propria tradizione di party, Wallace Records festeggia i venti anni nella propria città, Milano, e in un luogo simbolico per Milano e per la cultura underground tutta: il CSOA COX18. Il 3 maggio sopra e sotto il palco del centro sociale si alterneranno alcune delle band che hanno fatto la storia dell’etichetta e che difficilmente capiterà di vedere dal vivo ancora o presto: Tasaday, R.U.N.I., X-Mary, Anatrofobia, Makhno e Xabier Iriondo. Sarà anche l’occasione per presentare “TracceXX”, oltre a vari eventi di contorno che prenderanno forma da qui al 3 maggio. Ma soprattutto, sarà l’occasione per fare festa.