GRADE 2
Grade 2
Hellcat/Epitaph

I punk rockers britannici nativi dell’Isola di Wight hanno via via affinato le armi attraverso tre dischi in continua evoluzione ed ora il loro quarto omonimo album è la sintesi perfetta del percorso fatto fino a questo momento. Fresco, frizzante, potente e divertente, tutto quello che dovrebbe essere un disco di punk suonato ai giorni nostri perchè una canzone quale Under The Streetlight è veramente da un po’ di tempo che non l’ascoltavo, con quell’attacco oi!, con quel tiro militante e con un ritornello pazzesco da cantare a squarciagola (guardatevi il video qua sotto e ditemi se non vi viene voglia di uscire e di andare in quel club a divertirvi). Di certo la collaborazione con Tim Armstrong (Rancid) e la sua Hellcat ha dato linfa ska punk al gruppo e seppur le affinità possono essere evidenti lo sono solo in alcuni brani (It’s A Mad World, Baby) perchè i Grade 2 camminano, eccome, con le proprie gambe. Fast Pace ha sfumature glam rock (ma è un hammond quello che si sente qui dentro?), Doesn’t Matter Much Now e See You Around sono confezionate in maniera sublime, veloci ed urticanti ma con una melodia pazzesca che ti si pianta in testa immediatamente, frutto di una ricerca e costruzione nei cori quasi maniacale e sempre ben riuscita. Poi quando si avvicinano all’hardcore (Gaslight) sono una macchina da guerra devastante. C’è ancora luce per il genere quando l’approccio è di questo tipo, un disco che si piazza inevitabilmente già tra le migliori uscite dell’anno. (Daniele Ghiro)