ROCK CONTEST 2014, Auditorium Flog, Firenze, 13 dicembre 2014

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Tutte le foto © Lino Brunetti

Giunto alla sua ventiseiesima edizione consecutiva, il Rock Contest di Firenze, come sempre organizzato impeccabilmente dai tipi di Controradio, col contributo del Comune del capoluogo toscano, si conferma più che mai una delle manifestazioni musicali, riservate ad artisti emergenti, tra le più importanti in Italia. Negli anni, tanti i nomi, poi diventati conosciuti tra gli appassionati, usciti da qui. La partnership con l’associazione KeepOn (circuito che raggruppa promoter, direttori artistici e manager di oltre un centinaio di locali dislocati in tutta Italia) – attraverso la quale i gruppi finalisti vengono inseriti nel circuito della musica live – e la possibilità, per il vincitore, di registrare un album in uno studio professionale (tra i migliori in Italia) come il Sam Recording Studio, sono solo alcuni dei motivi che ogni anno spingono centinaia di band ad iscriversi al contest. Da questo punto di vista, il 2014 è stato forse l’anno dei record: oltre seicento i demo giunti agli organizzatori, da cui sono stati estrapolati i 36 gruppi che si sono fronteggiati nelle eliminatorie, definitivamente ridotti a 6 nella serata conclusiva, come sempre svoltasi all’Auditorium Flog, sotto l’occhio attento non solo del numeroso e caloroso pubblico (chiamato al voto), ma pure sotto quello di una giuria tecnica, quest’anno presieduta da Manuel Agnelli degli Afterhours e con al suo interno giornalisti ed operatori del settore (tra cui anche il sottoscritto), ma anche musicisti come Piero Pelù e Max Collini degli Offlaga Disco Pax che, proprio da qui, dieci anni fa, iniziarono la loro fulgida carriera. Delle band arrivate in finale, aldilà di una qualità media in effetti piuttosto alta, pur nell’incredibile eterogeneità di generi, a colpire è stata soprattutto la padronanza tecnica e la professionalità con cui hanno affrontato pubblico e palco, con una sicurezza da formazioni scafatissime, non certo da esordienti.

Lo Straniero

Lo Straniero

I primi ad esibirsi sono stati i piemontesi Lo Straniero, autori di un pop-rock dalle inflessioni wave e con qualche influsso electro-pop, che in alcuni frangenti mi hanno ricordato certe cose ai tempi pubblicate dai Dischi del Mulo, e quindi con più di un contatto col mondo CCCP/CSI, di cui i ragazzi sicuramente saranno fan. Davvero niente male.

Beyond The Garden

Beyond The Garden

Dopo di loro, quelli che alla fine risulteranno essere i vincitori dell’edizione 2014, i fiorentini Beyond The Garden. Il loro è un misto d’indie-rock e post-punk, con l’accento posto fortemente sul ritmo e su un suono sì capace di qualche spigolo, ma sicuramente anche molto accattivante. Immaginatevi dei Liars meno estremi e più pop ed inizierete a farvi almeno un’idea. Di sicuro risentiremo parlare di loro, perché mi sono parsi assai determinati e consci delle loro possibilità. Grande tenuta del palco e brillante l’idea di terminare il proprio set coi tamburi in mezzo ad un pubblico già adorante.

Plastic Light Factory

Plastic Light Factory

Arrivavano invece da Mantova i Plastic Light Factory – si piazzeranno al secondo posto – giovanissimo trio in bilico tra lisergici flash shoegaze e acide escursioni rock psichedeliche tinte di rumore. Abbigliamento vintage d’ordinanza e buona padronanza strumentale messa al servizio di canzoni di grande pregnanza elettrica, magari non ancora personalissime ma di certo indirizzate sulla retta via.

Mefa

Mefa

Ad ulteriore dimostrazione dell’eclettismo perpetrato dal Rock Contest, la performance dell’altro fiorentino in gara, il rapper Mefa. Apparentemente un pesce fuor d’acqua, con la grinta e la sfacciataggine dei suoi 16 anni, Mefa ha pungolato il pubblico con liriche a mitraglia ed un piglio da autentico veterano, cosa che ci porta a credere che l’hip hop italiano potrebbe aver trovato qui un nuovo protagonista.

Mefa

El Xicano

Tutt’altre atmosfere con il cantautore romagnolo El Xicano, probabilmente il più coraggioso fra tutti, visto che si è presentato sul palco forte della sola essenza delle sue canzoni, offerte tramite sola voce e piano. Non è facile mantenere desta l’attenzione del pubblico se sei uno sconosciuto e stai proponendo brani intimi, personali e minimalisti: il fatto che El Xicano ce l’abbia fatta ci dice di un autore bravo e con qualcosa da dire.

Sofia Brunetta

Sofia Brunetta

Ultima infine a salire sul palco tra gli artisti in gara, la salentina Sofia Brunetta, in questo caso accompagnata da una band (si classificherà al terzo posto). Rock, soul e funk per lei, in canzoni pimpanti e tutte da ballare, con una sezione ritmica pulsante, un chitarrista tendente a ficcanti assoli anche dissonanti e, soprattutto, indubbie doti vocali da parte della titolare della band. Bravi anche loro, insomma.

...a Toys Orchestra

…a Toys Orchestra

Mentre la giuria si riuniva per eleggere il vincitore, on stage intanto salivano gli ospiti della serata, gli ormai famosi …A Toys Orchestra, sempre bravissimi dal vivo e qui intenti a presentare soprattutto le canzoni del loro recente, ottimo Butterfly Effect. Tra il loro set ed i bis, la premiazione dei primi tre gruppi e l’assegnazione del premio intitolato ad Ernesto De Pascale che, ormai da qualche anno, viene dato alla miglior canzone cantata in italiano. A vincerlo quest’anno i Lefebo, eletti tramite un messaggio video da Cristina Donà.

Lino Brunetti

BEST OF THE YEAR 2014 – LINO BRUNETTI

Annata musicalmente eccezionale il 2014, probabilmente una delle migliori degli ultimi anni, alla faccia di chi sostiene che la musica sia su un binario morto. Ne è testimonianza anche la grande eterogeneità delle classifiche viste in giro fino ad ora che, aldilà di alcuni titoli presenti praticamente ovunque, messe tutte assieme propongono decine e decine di titoli da ricordare. Qui di seguito il mio contributo, con trenta titoli internazionali e dieci italiani. Volendo, sarei potuto anche arrivare a cinquanta e oltre, ma mi è parso più giusto limitarmi alle cose che in un anno così affollato di buone cose ho frequentato di più. Perciò basta parole, buon ascolto e, soprattutto, buon 2015!

Lino Brunetti

T O P  3 0

THE WAR ON DRUGS “Lost In The Dream”

SUN KIL MOON “Benji”

COURTNEY BARNETT – The Double EP: A Sea Of Split Peas

FIRE! ORCHESTRA – Enter

BONNIE “PRINCE” BILLY – Singer’s Grave A Sea Of Tongues

EARTH – Primitive And Deadly

ST VINCENT – St Vincent

WILDBIRDS & PEACEDRUMS – Rhythm

SCOTT WALKER & SUNN O))) – Soused

SWANS – To Be Kind

SHARON VAN ETTEN – Are We There

BOB MOULD – Beauty And Ruin

TY SEGALL – Manipulator

DAMIEN JURADO – Brothers And Sisters Of The Eternal Son

THEE SILVER MT ZION MEMORIAL ORCHESTRA – Fuck Off Get Free We Pour Light On Everything

NENEH CHERRY – Blank Project

MIREL WAGNER – When The Cellar Children See The Light Of Day

TEMPLES – Sun Structures

BECK – Morning Phase

PONTIAK – Innocence

THE MEN – Tomorrow’s Hits

THURSTON MOORE – The Best Day

DAMON ALBARN – Everyday Robots

ANGEL OLSEN – Burn Your Fire For No Witness

PARQUET COURTS – Sunbathing Animals

THE WYTCHES – Annabel Dream Reader

STONE JACK JONES – Ancestor

GOAT – Commune

LUCINDA WILLIAMS – Down Where The Spirits Meets The Bone

CARLA BOZULICH – Boy

T O P  1 0  I T A L I A

RONIN – Adagio Furioso

C’MON TIGRE – C’Mon Tigre

PAOLO SAPORITI – Paolo Saporiti

GIARDINI DI MIRÒ – Rapsodia Satanica

JUNKFOOD – The Cold Summer Of Dead

MOVIE STAR JUNKIES – Evil Moods

GUANO PADANO – Americana

NINOS DU BRAZIL – Novos Misterios

GIOVANNI SUCCI – Lampi Per Macachi

…A TOYS ORCHESTRA – Butterfly Effect

ROCK CONTEST 2014: i finalisti!

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Giunge alla fase finale il Rock Contest 2014, il concorso nazionale per band emergenti che ogni anno seleziona e lancia i nuovi gruppi del panorama indipendente italiano. La 26a edizione, organizzata da Controradio, con il contributo del Comune di Firenze, festeggia la finale del concorso con sei gruppi provenienti da una selezione di oltre 600 iscritti e 36 in gara, sabato 13 dicembre all’Auditorium Flog (via M. Mercati 2/b – Firenze. Ingresso: 8 euro; 6 euro fino alle 22,30 – gratuito soci Controradio Club).

Il concorso, che prevede la votazione del pubblico e della giuria di esperti (musicisti, produttori, giornalisti), vedrà la presenza in finale di Manuel Agnelli, leader degli Afterhours, in qualità di presidente di giuria. Presidentessa del Premio Ernesto De Pascale che ogni anno segnala il miglior brano cantato in italiano è Cristina Donà che ha decretato la vittoria del brano “Surreali” del gruppo fiorentino Lefebo.

L’edizione 2014 del Rock Contest riunisce dunque idealmente due dei nomi più affermati della musica alternativa italiana, da tempo molto vicini allo spirito del concorso, così come lo sono stati in passato Patty Smith, Piero Pelù, Brunori sas, Dente, Mauro Ermanno Giovanardì.

Si sfideranno in finale la neo psichedelia ritmata dei Plastic Light Factory (Mantova), l’indie dance elettronica dei Beyond The Garden (Firenze), il soul/funk cinematico di Sofia Brunetta (Lecce), la new wave italiana rivisitata de Lo Straniero (Alessandria), l’ “horror pop” in italiano di El Xicano (Forlì) e l’hip hop del giovanissimo Mefa (Firenze)

I premi del Rock Contest sono molteplici, il primo è sicuramente la vetrina mediatica che offre ogni anno a gruppi spesso sconosciuti e che grazie al concorso hanno la possibilità di farsi ascoltare ai numerosi addetti ai lavori presenti e al pubblico. Gli altri premi sono numerosi, e funzionali alle esigenze dei gruppi, rappresentati dalla possibilità per il vincitore di usufruire di uno studio di registrazione professionale per la realizzazione dell’album di esordio, grazie alla partnership con il Sam Recording Studio, lo studio di riferimento della nuova scena italiana, già usato da Zen Circus, Dente, Virginiana Miller, Teatro degli Orrori; la produzione di un videoclip musicale curato da Riprese Firenze; la presenza di tutti i gruppi finalisti e semifinalisti nel CD Rock Contest 2014 (in collaborazione con Audioglobe) e la disponibilità per i finalisti di un tutoraggio di un anno da parte dello staff del Rock Contest.

Uno dei premi fondamentali per i migliori gruppi del Rock Contest è quello reso possibile grazie all’alleanza con l’associazione KeepOn, circuito che raggruppa oltre un centinaio fra promoter, direttori artistici e manager di altrettanti locali di tutta Italia. I gruppi selezionati dal Rock Contest, già a partire da gennaio 2015, avranno l’opportunità di suonare dal vivo sul territorio nazionale. Un tassello molto importante per la promozione delle band, che dopo essere state scoperte e fatte conoscere dal concorso, troveranno così la possibilità dell’esibizione live con un percorso agevolato in contesti qualificati quali sono i locali della musica dal vivo in Italia selezionati da KeepOn.

Ospiti speciali della finale 2014 …A Toys Orchestra, un’istituzione della scena musicale italiana che presenteranno dal vivo il loro ultimo lavoro “Butterfly Effect” anticipato dal fortunato singolo “Always I’m Wrong”. L’album è stato registrato al Vox-Ton Studio di Berlino da Jeremy Glover (Liars, Devastations, Crystal Castle) e ha delineato un nuovo profilo del gruppo, decisamente più elettronico, riuscendo a far conoscere ed apprezzare la band fuori dai confini nazionali. Il concerto, in cui la band sarà coadiuvata dal polistrumentista Julian Barrett, sarà l’occasione per ascoltare dal vivo quello che è già stato applaudito dalla critica di settore come uno dei lavori italiani più convincenti dell’anno.

Firenze si fa dunque promotrice della nuova scena musicale italiana, scoprendo e valorizzando le proposte delle più giovani generazioni di musicisti, un compito che da 26 anni il Rock Contest svolge, supplendo alle carenze ed alle difficoltà in un momento di crisi dell’intera catena produttiva della discografia nazionale.

ROCK CONTEST 2014 – XXVI EDIZIONE

GRANDE SERATA FINALE
SABATO 13 DICEMBRE
AUDITORIUM FLOG
apertura porte ore 21.00
inzio esibizioni band finaliste ore 22.00
inizio esibizione A TOYS ORCHESTRA 23,50 ingresso 5 € fino alle 22,00 / 8 € dopo le 22,00

GRATIS PER I SOCI DEL CONTRORADIO CLUB !!!

Ulteriori info e la possibilità di avere un assaggio dei finalisti qui.

ESKINZO “Eskinzo”

ESKINZO

Eskinzo

Libellula Label/Audioglobe

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Un debutto davvero coi controfiocchi questo degli Eskinzo – il nome deriva da quello di una spiaggia presente nelle Isole Canarie – band nata nel 2009 sull’asse Torino-Londra, per mano di Luca Cognetti e Matteo Tambussi. La loro musica è un cangiante concentrato di psichedelia pop, elettronica e alternative-rock, ma è difficile irreggimentarne i confini in un unico recinto. Provate ad immaginarvi certe melodie degli …A Toys Orchestra, intrappolate però in un sound che guarda ai Radiohead più conturbanti o ai Nine Inch Nails migliori e, forse, potrete iniziare a farvi un’idea. Nelle loro canzoni, anche i passaggi più melodici, sono sempre sposati ad una inquietudine ritmica pressante e a sonorità tutt’altro che accomodanti che prevedono inserti noise, glitch elettronici, strati di tastiere, e una mescolanza acustico-sintetico sempre esaltante. Ne viene fuori un suono teso e chiaroscurale, continuamente in bilico tra la comunicabilità di certe melodie e l’apprensiva oscurità veicolata invece da certi passaggi musicali contrastati. Non bastasse ciò a farvi venire un po’ di curiosità, sappiate che qui è altissimo anche il livello delle canzoni stesse, a partire dall’ottima Toys che apre il disco, passando per l’enfasi melodica del primo singolo Jesus Honeyfly, per l’ombrosa 4th Day Pray, per l’avvolgente The Lonely Soul In The Sugar Bowl, per una Kyotolove ipnotica, per una Mighty You che pare uscita da The Downward Spiral o per la doppietta Western Fuzza e Eastern Fuzza, in cui la seconda è la versione glitch ed isolazionista dell’affondo elettronico-rock propugnato dalla prima. Gran disco, di assoluto livello internazionale. Segnatevi il loro nome!!!

Lino Brunetti