NUJU
Storie Vere Di Una Nave Fantasma
Manita Dischi
I calabresi, ma emiliani d’adozione, Nuju, sono ormai da tempo tra i più credibili eredi di quella musica capace di mescolare folk, rock, punk e reggae, di quel sound un tempo chiamato patchanka e che negli anni, anche nella sua variante combat-folk, qui da noi ha sempre saputo conquistare l’affetto del pubblico. È musica popolare nel senso più ampio e nobile del termine, fatto di storie (e in questo loro sesto album ce ne sono davvero molte e tutte fascinose), racconti, di note e parole che vivono e fioriscono grazie all’inestricabile rapporto che si viene a creare proprio col pubblico. Le dodici canzoni di Storie Vere Di Una Nave Fantasma – tra l’altro splendidamente illustrate dal fumettista Lorenzo Menini in un artwork notevole fin dalla copertina – non vanno troppo al di fuori dai consolidati canoni del genere (al di là dell’uso di qualche synth o di un pizzico di elettronica qui e là), ma mettono in mostra una scrittura sempre sopraffina, un’abilità da performer consumati nel gestire il passaggio tra i pezzi più ritmati e arrembanti e quelli più d’atmosfera, nonché quella varietà di soluzioni che li fa apparire quali i nostri Gogol Bordello, forse pure più bravi degli originali. A partire da quel mix di festa e malinconia che è Burattinaio, passando per una ballata dagli echi waitsiani come Pagliaccio o per il tempo in levare di brani come Tracce Di Coriandoli o di una Glück cantata in tedesco, il disco garantisce un susseguirsi di buone vibrazioni.
Lino Brunetti